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venerdì 29 aprile 2016

Salviamo le antiche porte civiche di Catanzaro

Bisogna porre in atto interventi immediati per salvaguardare dai danni irreparabili le porte di S. Agostino e di Stratò, vecchi accessi alla Città di Catanzaro, nonché la torre Cavallara, che sovrasta il quartiere marinaro.
Devo ringraziare l’associazione ‘Catanzaro è la mia Città’ che attraverso questa petizione popolare (☞http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=PorteCZ) ha rilanciato la proposta di salvaguardare questi importanti beni storici della mia città.
Catanzaro aveva un impianto difensivo complesso, come tutte le città medioevali, di questi manufatti, tuttavia, molti sono andati distrutti per via dei terremoti, alcuni sono stati abbattuti dagli uomini, altri sono stati inglobati in palazzi e altri ancora sono stati lasciati all’incuria. Dunque è necessario salvaguardare l’esistenza delle antiche porte della città per tutelare la conservazione della memoria nel Capoluogo di Regione della Calabria. Insieme agli attivisti del Meetup Il Territorio 5 Stelle Catanzaro, ho voluto fortemente approfondire la vicenda legata alla storia di questi beni storici per la città, che devono essere fruibili da turisti e cittadini per poter rappresentare un nuovo futuro della città, che deve rilanciarsi anche attraverso una migliore conoscenza del proprio passato. Per questo motivo ho depositato un'interrogazione parlamentare al Ministro dei beni culturali ‪‎Franceschini‬ al fine di promuovere investimenti per la ricostruzione dell'identità e della memoria storica della città di Catanzaro, la sua riqualificazione nonché la valorizzazione del suo patrimonio edilizio, architettonico, artistico e storico con particolare riferimento alle porte storiche della città anche attraverso la creazione di percorsi naturalistici che possano renderli più facilmente fruibili. Il Sindaco Abramo ed il Consiglio Comunale ora facciano quanto nelle loro possibilità per regalare alla nostra città la memoria storica che oggi le manca.
Se conosciamo meglio la nostra storia potremmo affrontare con successo il futuro!

Paolo Parentela
Portavoce M5S alla Camera dei Deputati

giovedì 7 aprile 2016

Giù le mani dal nostro mare! #VotaSì #StopTrivelle

“Giù le mani dal nostro mare” è il titolo dell’evento organizzato dal Meetup Il Territorio Cinque Stelle Catanzaro per venerdì 8 aprile alle ore 17 sul lungomare del quartiere Lido di Catanzaro. L’evento servirà per sensibilizzare i cittadini in vista dell’importante referendum abrogativo del 17 aprile. Voteremo Si per evitare che vengano rinnovate le concessioni alle piattaforme petrolifere entro le 12 miglia marine e cercheremo di convincere i catanzaresi a fare altrettanto. I recenti avvenimenti politici confermano quanto il governo Renzi sia schiavo delle lobby del petrolio e quindi pronto a sacrificare il mare italiano per assecondare gli interessi di chi specula con le fonti di energia fossile. Siamo convinti che il nostro Paese debba iniziare seriamente un percorso che porti all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e che fermare le trivelle a largo dei nostri mari sia l’occasione giusta per dare un segnale politico forte che possa indurre il governo a concentrare i propri sforzi verso tale strategia. Le piattaforme a largo dei nostri mari sono capaci di coprire il nostro fabbisogno di idrocarburi fossili per cifre inferiori all’1%, dunque è inutile correre immani rischi ambientali per questo scopo. Ospite dell’evento, sarà il deputato M5s Paolo Parentela che, insieme agli attivisti, darà vita ad un dibattito pubblico a cui anche i cittadini sono invitati per porre domande e vedersi chiariti i dubbi in merito al prossimo referendum. Le ragioni del Si sono molteplici e devono essere chiare ai cittadini, in modo che al governo non riesca il becero tentativo di boicottare la democrazia attraverso l’invito ad astenersi dal voto.

martedì 5 aprile 2016

Giù dalla poltrona il condannato Siciliani!

Qualcuno ci spieghi perché a distanza di due settimane dalla sentenza definitiva di condanna per bancarotta fraudolenta, il Direttore Generale di Amc Luigi Siciliani non sia ancora stato rimosso dal suo ruolo, nel silenzio assordante della politica cittadina. Secondo il nostro modo di pensare, Siciliani non sarebbe mai dovuto essere riconfermato lo scorso 28 maggio, quando sulla sua testa pendeva già la condanna della Corte d’Appello di Catanzaro. La nomina di Siciliani, costa alla collettività quasi 80 mila euro l’anno e non ci spieghiamo le ragioni che hanno spinto Amc a rinnovargli l’incarico, né il silenzio assordante dei consiglieri di maggioranza ed opposizione, nonché del Sindaco Sergio Abramo. Siciliani è stato condannato a 4 anni di reclusione ed è interdetto dai pubblici uffici, non deve occupare quella poltrona per un minuto di più.
A Catanzaro evidentemente le condanne sono medaglie da portare con orgoglio sul petto, altrimenti non si spiega la nomina a Direttore Generale di Amc per una persona condannata per bancarotta fraudolenta. Non solo un pregiudicato, dunque, ma una persona che sguazza tra conti in disordine.
L’Amc corra presto ai ripari e butti giù dalla poltrona il pregiudicato Siciliani.