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martedì 1 marzo 2016

Il Comune di Catanzaro non rispetta "trasparenza" su canoni di locazione o di affitto

L’art. 30 del D.Lgs n.33/2013 (il così detto “decreto trasparenza”) recita: ”Le pubbliche amministrazioni pubblicano le informazioni identificative degli immobili posseduti, nonché i canoni di locazione o di affitto versati o percepiti”. Un articolo di legge disarmante per la sua chiarezza. Avendolo letto, noi del Meetup Il Territorio Cinque Stelle Catanzaro, abbiamo deciso di verificarne l'applicazione nella specifica sezione dedicata alla trasparenza del sito del Comune. Nella sezione affitti, il nostro Comune non ritiene doveroso rispettare a pieno le regole imposte dal Decreto Trasparenza. La pagina, infatti, vede l’ultimo aggiornamento risalente al 29 gennaio 2014, che riporta i dati relativi ai canoni di locazione del 2013. Di fatto la nostra amministrazione è in ritardo di 2 anni sulla pubblicazione relativa ai “canoni di locazione o di affitto versati o percepiti”. Non solo, aprendo il file che il Comune mette a disposizione dei propri cittadini, c’è da rabbrividire. Ignorando le semplici regole della trasparenza, la nostra Amministrazione si limita ad informare i propri cittadini riguardo al fatto che nel 2013 ha incassato poco più 844mila euro, pagandone più di 3 milioni e cento mila euro senza chiarire alcunché. Non abbiamo il piacere di poter leggere una lista dei fabbricati per cui la cittadinanza paga (con le tasse) un canone di affitto, né sappiamo da chi provengono gli oltre 800mila euro di canoni di locazione riscossi.  La trasparenza è una cosa seria, ed i cittadini hanno il diritto di conoscere fin nel dettaglio le vicende riguardanti la propria amministrazione. Lo impone la legge, ma anche il buon senso. Soprattutto alla luce dello scandalo “affittopoli” che ha colpito la Città di Roma.  Sarebbe il caso che l’amministrazione comunale si affrettasse a pubblicare una lista completa degli immobili concessi in locazione, con il relativo canone incassato. Lo stesso avvenga per i fitti passivi, per cui i cittadini hanno il diritto di conoscere i canoni pagati. L’Art. 1 del “decreto trasparenza” recita:” La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche”. Abramo, la sua giunta, i tecnici del Comune e i consiglieri di maggioranza ed opposizione non devono far altro che adoperarsi per rispettare la legge. Questa città ha un disperato bisogno di legalità, ad iniziare dalla propria amministrazione che è obbligata a dare il buon esempio.

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